Trovare l’indirizzo IP di un Raspberry PI headless

IP raspberry

Come riconoscere l’indirizzo IP di un Raspberry PI privo di mouse e tastiera per poter comunicare con esso? Scopriamolo con questo tutorial!

Nella stesura dei nostri progetti potrebbe capitare di dover accedere ad un Raspberry PI privo di mouse e tastiera. Nulla di più semplice, basta collegarsi con un sistema VPN (se si è appassionati di GUI) o SSH (se si è tipi da linea di comando. Noi stessi abbiamo pubblicato divresi articoli al riguardo. Ma come fare qualora non si conosca l’indirizzo IP della macchina con la quale comunicare?

Esistono molte variazioni sul tema, alcune più semplici di altre. Soprattutto, alcume potrebbero non funzionare in determinati ambiti, quindi è bene tenere a mente ogni possibilità.

L’onnipresente PING

Lanciando il comando seguente

otterremo in risposta i tempi di contatto con il nostro RPI ed il relativo indirizzo IP. Il comando ping esegue una ricerca sulla rete, mentre il flag -4 determina il tipo di indirizzo da ricercare (IPv4). Ovviamente occorre lanciare il comando da un altro computer sulla rete che non sia un altro Raspberry PI, altrimenti otterremo solo l’indirizzodella macchina sulla quale ci troviamo…

Inoltre, il PI dev’essere stato configurato sulla stessa rete sulla quale stiamo eseguendo il ping, e soprattutto deve aver mantenuto la configurazione originale Raspberry OS, in cui il nome computer è definito appunto raspberrypi. Se queste tre condizioni sono verificate, trovare l’IP del Raspberry headless sarà un gioco da ragzazzi.

E se invece abbiamo eseguito una installazione customizzata?

Suggerimento allo start-up

Un’altra possibilità consiste nel far scrivere l’indirizzo al PI in un file durante la fase di start-up, nella directory /boot. Ne abbiamo parlato nella scorsa puntata. Il trucco consiste nell’inserire una riga specifica con un comando di shell nella sezione [Service]:

Questo comando, eseguito al lancio del PI, lancia una shell di comandi: il flag -c esegue il comando posto tra apici. Tale comando corrisponde alla interrogazione della propria configurazione di rete. Il risultato viene poi reindirizzatoin un file posto nella directory /boot/MioIP.txt.

Accendiamo il PI headless, facendogli completare il boot (possiamo monitorarlo con i LED di stato), quindi spegnamolo nuovamente, estraiamo la scheda microSD ed inseriamola in un lettore  sul nostro PC. Se tutto è andato bene, avremo sulla scheda l’indirizzo IP del Raspberry, e potremo così contattarlo con uno dei metodfi che consociamo.

Caveat: se il PI si trova dietro un router che riassegna o mschera l’IP della scheda, questa procedura potrebbe non funzionare.

ARP-ionare l’indirizzo dal MAC

Il comando

presenta tutti gli indirizzi IP presenti e riconosciuti sulla rete. Purtroppo non ci dice quale tra gli indirizzi mostrati sia quello del PI, ma con qualche tentativo, e se la lista non è troppo lunga, è possibile risalire all’informazione che ci occorre.

Scansione della rete

Esistono diversi prodotti per la scansione della rete, più o meno semplici da utilizzare, più o meno leciti da usare.

Un prodotto free abbastanza semplice da usare senza bisogno di configurazione è Advanced IP Scanner (per utenti WIndows).

IP raspberry

Premendo il tasto “scan” si ottiene una lista di tutti gli indirizzi IP presenti sulla rete, i MAC address ad essi associati ed i nomi delle macchine.

ATTENZIONE: eseguire lo scanning di indirizzi sulla rete locale presente nel proprio posto di lavoro potrebbe comportare conseguenze anche molto gravi. Limitatevi ad usare il prodotto sulla vostra rete locale e solo per rintracciare il PI senza nome.

Utilizzare nmap

Nmap rappresenta un tool di amministrazione di rete “serio”, utilizzato dai professionisti, e chepuò creare più problemi di quanti ne risolva.

Ci limitiamo qui a riportarlo come extrema ratio, in quanto la descrizione approfondita di tutte le sue caratteristiche esula decisamente dagli scopi di questo tutorial.

Considerazioni finali

Abbiamo visto che esistono molti modi diversi per accedere ad un Raspberry PI del quale non conosciamo l’indirizzo. Ciascuno, a modo suo risolve il problema.

Se l’articolo vi è piaciuto, o se volete leggerne altri del genere, mettete un like o seguiteci sul blog!

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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