PicoBoot Vol 2: implementazione hardware

 

PicoBoot Vs Raspberry Pi. Dopo la prima puntata introduttiva, eccoci arrivati al momento in cui inizieremo a fare sul serio. Vi siete procurati tutto? Facciamo un’ultima check list rileggendo l’articolo precedente.

Bene, prima di tutto tenete la console accesa per una mezz’oretta. Questo vi aiuterà a capire se funziona tutto in maniera regolare… ma non solo. Il motivo vero e proprio ve lo diremo in seguito. Inserite il disco di un gioco e fatevi una partita, senza esagerare però… abbiamo da lavorare!

Scollegate la macchina e appoggiatela sul banco da lavoro. Come prima cosa, dobbiamo smontare completamente il Nintendo GameCube.

Per questo occorrono essenzialmente due cacciaviti:

  • Cacciavite speciale Nintendo da 4,54mm per rimuovere le quattro viti sotto la console
  • Cacciavite a croce per rimuovere le diciotto viti all’interno del GameCube

All’interno della galleria qui sotto, potete individuare le viti da rimuovere:

 

 

Il gioco sembrerà quello delle scatole cinesi, perché non tutte le viti sono immediatamente visibili: sotto il corpo ventola, ad esempio, ce ne sono tre che sono nascoste dalla ventola stessa. Quest’ultima, si incastra sotto il corpo del lettore ottico e non è sufficiente rimuovere le due viti visibili per fare in modo che si sfili. State attenti, perché se nella foga vi dimenticate una vite e tirate via la piastra del lettore ottico, finirete sicuramente per piegare qualcosa. Non è un lavoro difficile, ma ci vuole molta attenzione e pazienza.

Attenzione: la placca anteriore sulla quale è montato il PCB dei quattro ingressi joypad è montata a incastro, ma al centro è presente un cavo flat. Scollegatelo delicatamente dalla motherboard e, solo a quel punto, sganciate il modulo. Stesso discorso vale per la placca posteriore: non sono presenti cavi ed è montata a pressione, quindi non dovete far altro che tirarla verso l’esterno e staccarla. Raccomandiamo assoluta delicatezza, sono plastiche che hanno ormai una ventina d’anni.

Per quello che riguarda il lato ventola, fate attenzione a scollegare i due connettori indicati nella foto con le frecce blu.

Una volta disassemblata completamente la console, dovreste avere un risultato simile:

 

 

A proposito: avete messo le viti in un luogo sicuro? Non le avete sparpagliate sulla scrivania vero? Ragazzi fate attenzione, perché lavorare con una ventina di viti sparse qua e là è un vero incubo. Presto o tardi qualcuna finirà sul pavimento. Componenti come il lettore ottico o la placca anteriore sono molto delicati, pertanto riponeteli in un luogo sicuro e lontano dall’area di lavoro, perchè non serviranno più fino al rimontaggio della console.

Rimozione del Dissipatore

Una volta scoperto il dissipatore, potete notare subito le sei viti che lo tengono assicurato alla scheda madre. Rimuovetele con delicatezza e senza spanarle. Ora fate molta attenzione, perché una volta tolte le viti vi renderete conto che il dissipatore non si muove dalla sua posizione e sembra un blocco unico con la scheda madre. È esattamente così, e la colpa è di quei simpaticoni del pad termici che lo tengono perfettamente incollato ai microchip. Dovete sollevarlo e rimuoverlo per poter lavorare sulla scheda madre, ma in questi momenti ci sono almeno cinque errori “seducenti” che sono già in agguato e che, se vi fanno cedere al lato oscuro, potrebbero portarvi a distruggere la scheda madre o a danneggiare il dissipatore.

 

PicoBoot

 

Per aiutarvi a evitarli, ve li elenchiamo:

  1. Prendere il cacciavite e far leva sotto al dissipatore: così facendo, il rischio di danneggiare la scheda madre è elevato.
  2. Premere con le dita facendo forza di lato al dissipatore: se il blocco di metallo si staccasse all’improvviso, distruggerebbe tutti gli integrati di superficie intorno ad esso.
  3. Far forza sulle lamelle del dissipatore: per quanto robuste, le lamelle tendono a piegarsi se sottoposte a forze eccessive. Potrebbero piegarsi o spezzarsi.
  4. Usare il getto d’aria calda del phon per scaldare il dissipatore e ammorbidire i pad termici: per quanto si veda spesso in certi video tutorial in giro per internet, è sconsigliabile operare in questo modo. Colpi di calore anomali possono danneggiare la circuiteria.
  5. Tentare di ruotare il dissipatore con le mani: l’applicazione di forze di trazione e torsione si ripercuote direttamente sui microchip e può danneggiarli.

Vi ricordate che, in apertura di articolo, vi avevamo detto di tener accesa la console per una mezz’oretta? Ecco, il calore emesso dalla CPU e dagli altri integrati ha senz’altro ammorbidito i pad termici. In questo modo, la rimozione del dissipatore risulta molto più semplice di quanto non sembri. Provare per credere!

Adesso che abbiamo rimosso il dissipatore, è tempo di accendere il saldatore e procedere alla modifica vera e propria.

Per farlo, ecco lo schema da seguire:

PicoBoot

Come potete vedere, a seconda della Rev. di scheda madre che avete, la topologia del circuito cambia: non preoccupatevi, dovete solo localizzare i componenti sui quali agire e non c’è alcun problema.

Eseguire il lavoro è abbastanza semplice, tuttavia occorre prestare attenzione ai seguenti aspetti:

  • GP4 e GP6&7 sono due fili che vanno saldati direttamente sui pin di un integrato. Controllate con il multimetro che non ci siano cortocircuiti generati dallo stagno, dato che lo spazio è piuttosto ridotto.
  • GP6&7 vanno saldati sul Rapberry Pi Pico unendo insieme le due piazzole con un filo.
  • GND è un contatto che, sulla motherboard, prevede la cortocircuitazione di due pin, come indicato nella figura sopra
  • Per comodità vi abbiamo evidenziato tutti i pin GND sulla mobo Raspberry Pi Pico, in modo tale da potervi consentire di collegare la massa dove meglio vi occorre. Se avete preso il kit che ha incluso lo stand verticale, i due pin di massa 18 e 23 non sono utilizzabili perché lo stand li copre.

Una volta fatte le saldature sulla motherboard del GameCube, controllate la bontà dei contatti e che non ci siano cortocircuiti. A quel punto posizionate i pad termici nuovi e rimontate il dissipatore, facendo attenzione a riavvitare correttamente tutte e sei le viti in maniera graduale e in senso orario, per consentire al dissipatore di aderire bene ai pad termici stabilendo un contatto uniforme su tutta la superficie.

Pulizia e rimozione dei vecchi pad termici

 

PicoBoot

 

Aiutandovi con le mani o con un utensile di plastica (niente cacciaviti, rigano!), occorre rimuovere ogni traccia dei vecchi pad termici. Completate la pulizia con alcool isopropilico. Ripetete l’operazione sia sul dissipatore che sugli integrati. Applicate i pad termici nuovi come in figura, stando attenti a dimensioni e spessore. Prima di rimontare il dissipatore però, occorre individuare l’integrato e le piazzole sulle quali saldare i cinque fili che andranno poi al Raspberry Pi Pico.

Prima di rimontare il lettore ottico, è raccomandabile inserire un pezzetto di guaina termorestringente sopra i fili, in modo tale da proteggerli da eventuali “pizzicature” una volta che verrà rimontato il lettore stesso. Il punto migliore per far uscire i fili è in corrispondenza dello spigolo in basso a sinistra. Se avete acquistato lo stand verticale vi troverete il Raspberry Pi Pico subito lì all’uscita della placca metallica. Se invece non l’avete o non vi piace, potete far uscire i fili dove volete, ma fate attenzione a un dettaglio importante: i fili devono essere più corti possibile, in modo tale da non diventare oggetto di interferenze che causerebbero malfunzionamenti. È sufficiente un pezzetto di biadesivo per fissare il Pico alla piastra di metallo, stando attenti a non provocare dei cortocircuiti.

Perfetto, uno dei risultati possibili (noi abbiamo utilizzato lo stand verticale per Raspberry Pi Pico è questo:

 

PicoBoot

Molto bene, ora siete pronti a rimontare il Nintendo GameCube. Le uniche quattro viti che devono avanzarvi sono le quattro che tengono chiusa la calotta superiore dello chassis. Il motivo è che c’è da pre-caricare il firmware nel Pico, ma lo vedremo nella prossima puntata!

 

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###Da sempre appassionato di tecnologia, soffro di insaziabile curiosità scientifica. Adoro sperimentare e approfondire le mie conoscenze sulle ultime novità sul mercato in termini di hardware, alta tecnologia e videogiochi. Attratto e coinvolto nella prototipazione hardware dalla piattaforma Arduino, Raspberry Pi e Nvidia Jetson.### ###Always passionate about technology, I am suffering from insatiable scientific curiosity. I love experimenting and deepening of my knowledge on the latest news on the market in terms of hardware, hi-tech and video games. Got attracted and involved in hardware prototyping by the Arduino platform, Raspberry Pi and Nvidia Jetson.###

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