Pocket265: hardware vintage nel palmo di una mano

Pocket265 è un PCB delle dimensioni di uno smartphone moderno. Come ben sappiamo, ormai, le persone stanno sviluppando sempre più interesse per il retrocomputing  Questo è dovuto a molte ragioni diverse: per alcuni, si tratta di collezionare hardware vintage in ottime condizioni. Per altri, si tratta di utilizzare l’hardware originale per ottenere la migliore esperienza nel campo del retrogaming. Ma per certi appassionati del retrocomputing, il fascino deriva dal rivivere l’esperienza a basso livello dei primi calcolatori. Per quelle persone, l’hardware originale non è sempre necessario e potrebbero divertirsi utilizzando questo moderno computer tascabile dotato di 6502 chiamato Pocket265.

La tecnologia MOS 6502 ha dato vita a quello che, senza dubbio, è il processore più iconico di tutti i tempi: lo Zilog Z80. Il 6502 è un processore a 8 bit introdotto per la prima volta nel 1975. Potrebbe funzionare a frequenze di clock comprese tra 1 MHz e 3 MHz ed è stato utilizzato in molti computer e console per videogiochi popolari, come Apple II, Commodore 64, BBC Micro, NES e Atari 2600. Senza qualcosa da avviare nella ROM, come gli ambienti BASIC comuni nell’era degli 8 bit, lavorare con un processore 6502 significava utilizzare operazioni di basso livello per spostare i dati dentro e fuori i registri di memoria. Questa è esattamente l’esperienza che offre il Pocket265.

 

Pocket265

 

Pocket265 è un PCB delle dimensioni di uno smartphone moderno. I componenti più costosi per questo progetto sono i display LED a 16 segmenti a forma di bolla DL1414. La distinta base prevede tre di queste visualizzazioni e ciascuna di esse contiene quattro cifre, per un totale di 12 cifre. Poiché sono così costosi, c’è un’opzione per utilizzare invece un LCD a basso costo 8×2 caratteri (sebbene non sia ancora supportato nel firmware). Oltre a questi display, il PCB contiene 24 pulsanti tattili, tre indicatori LED, il processore 6502 in una presa, un chip ROM da 8 KB, un chip RAM da 8 KB e componenti di supporto. Supporta anche la memoria EEPROM I2C fino a 64 KB, anche se l’utilizzo non sarebbe “period-accurate”.

Il case standard è composto da una cornice stampata in 3D molto semplice, ma gli utenti possono progettare i loro case più elaborati senza alcun problema. L’alimentazione proviene da una batteria LiPo e i suddetti LED ne indicano lo stato. Uno slot di espansione consente di aggiungere componenti aggiuntivi che gli utenti potrebbero voler sviluppare.

 

Pocket265

 

Pocket265 è un progetto open source fai-da-te e, in realtà, non fa nulla da solo: è solo l’hardware del computer. Ma con la tastiera e il display, gli utenti possono inserire il proprio codice macchina. Da lì, possono creare software e livelli di astrazione. Non è una cosa banale, ma è il modo in cui i primi sviluppatori hanno iniziato a creare gli ambienti informatici che conosciamo oggi. Pensate sia semplice? Beh, trovate tutto su GitHub. Non vi rimane che mettervi all’opera e prepararvi a tante, ma tante notti insonni.

 

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###Da sempre appassionato di tecnologia, soffro di insaziabile curiosità scientifica. Adoro sperimentare e approfondire le mie conoscenze sulle ultime novità sul mercato in termini di hardware, alta tecnologia e videogiochi. Attratto e coinvolto nella prototipazione hardware dalla piattaforma Arduino, Raspberry Pi e Nvidia Jetson.### ###Always passionate about technology, I am suffering from insatiable scientific curiosity. I love experimenting and deepening of my knowledge on the latest news on the market in terms of hardware, hi-tech and video games. Got attracted and involved in hardware prototyping by the Arduino platform, Raspberry Pi and Nvidia Jetson.###

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