Il calcolatore universale – Da Leibniz a Turing

Il calcolatore universale

Il calcolatore universale è un volume che dovrebbe trovare posto sullo scaffale di qualsiasi studioso di storia dell’Informatica. E non solo…

Tra i fili di Arianna che si possono seguire per interpretare lo sviluppo del moderno, Martin Davis seleziona quell’entità al tempo stesso astrusa e comunissima che è il calcolo o computazione. Astrusa perché la teoria della calcolabilità – in bilico tra matematica, ingegneria elettronica e filosofia – non è certo un soggetto facile. Comunissima perché chiunque usi un PC ha tra le mani, spesso senza saperlo, un «calcolatore universale» – l’epitome stessa della nozione di computazione. Per ricostruire la genesi di questa idea Davis prende le mosse da Leibniz e compone, con affetto e rispetto, una galleria di personaggi-chiave che comprende Boole, Frege, Cantor, Hilbert, Gödel e culmina in Turing: alla sua macchina universale riconosce infatti, pur pagando il dovuto tributo a Gödel, un ruolo centrale nei fenomeni di insolubilità. Grazie a Turing il «sogno di Leibniz» – l’invenzione di un calcolo simbolico con cui risolvere in maniera automatica ogni genere di problemi – si materializza in calcolatori non più in carne e ossa, ma in rame e silicio. Resta tuttavia, quel sogno, solo in parte realizzato: se molti degli aspetti della mente razionale sono oggi riproducibili informaticamente, quelli che più caratterizzano l’essere umano – senso comune, emozioni, coscienza – resistono ancora alla realizzazione della visione di Leibniz.

Il link

L’autore: Martin Davis

Tra i massimi logici matematici viventi, Martin Davis è autore di “Computability and Unsolvability“, ritenuto uno dei pochi veri classici dell’Iformatica. Con Hilary Putnam ha sviluppato negli Anni Sessanta un algoritmo per la soddisfacibilità di formule di logica proposizionale da cui è scaturita la maggiroanza dei programmi di dimostrazione automatica dei temoremi.

Con Julia Robinson ha raggiunto il risultato cardine per la risposta negativa al decimo problema di Hilbert sulla risolubilità in interi delle equazioni diofantee. E’ professore emerito presso la New York University.

Il formato

Il libro conta 327 pagine suddivise nei seguenti capitoli:

  1. Il sogno di Leibniz
  2. Boole trasforma la logica in algebra
  3. Frege: dalla grande conquista al crollo
  4. Cantor: una deviazione attraverso l’infinito
  5. Hilbert vola al soccorso
  6. Gödel manda tutto per aria
  7. Turing e l’idea del calcolatore generale
  8. La costrizione dei primi calcolatori universali
  9. Oltre il sogno di Leibniz
  10. Epilogo

Per quanto ciascun capitolo rappresenti un saggio monografico, è possibile leggere il libro dall’inizio alla fine come una lunga e piacevole passeggiata nella storia della scienza, trattata con proprietà di linguaggio (ed un’ottima traduzione) ma fruibile anche da appassionati privi di titolo di studio. La sezione dedicata alle notte, lunga ben 40 pagine, offre numerose possibilità di approfondimento tecnico.

A chi è diretto

Il libro è diretto a tutti coloro cheprovano interesse ad approfondire la propria cultura in modo completo: vi si parla di informatica  di filosofia, di matematica e di logica, di storia e di sociologia. Mille aneddoti sono narrati a ricordo del cammino percorso dall’idea di Leibniz di una macchina per automatizzare il linguaggio sino alla rappresentazione della “macchina di Turing”, il concetto più generalizzato possibile di computer universale, passando per le idee di tutti quegli studiosi che, in qualche modo, hanno contribuito all’avanzamento del concetto.

Libro godibilissimo e interessante, tanto nei contenuti quanto ella definizione dei capitoli, che può essere letto come sussidiario per uno studio specifico, o tutto d’un fiato. L’autore ci prende per mano e ci spiega con dettaglio ma senza essere prolisso, le ragioni dello sviluppo della “macchina universale” teorizzata quattro secoli prima.

Un libro da 5 stelle che consigliamo a tutti coloro che hanno a che fare, per lavoro o per passione ( o magari entrambi) con i computer.

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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