Microfono fai da te? Perché no?

Microfono

Oggi il microfono me lo faccio io! Potrebbe essere ciò che è passato per la testa dell’ingegnere Andrey detto “Spirit”. il quale ha deciso di lasciare sullo scaffale i microfoni a condensatore disponibili in commercio, optando per costruirsi il proprio dispositivo, decidendo poi di condividere il progetto risultante con una licenza open source permissiva. In questo modo, chiunque non abbia sufficiente denaro per un microfono che abbia determinate caratteristiche (o semplicemente non voglia spendere cifre importanti), può serenamente attingere dal progetto di Andrey per averne uno tutto suo.

“Ho sempre desiderato un bel microfono da studio, ma tutti quelli che stavo considerando erano troppo costosi”, spiega Spirit in merito alla genesi del progetto. “Così ho creato il mio, incluso uno schema del circuito di preamplificazione un po’ particolare. È completamente open source e occorrono meno di 100 dollari per costruirlo!”

 

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Scendendo un po’ nei dettagli tecnici, possiamo dire che i microfoni a condensatore sono progettati per avere una sensibilità maggiore rispetto ai microfoni dinamici. Per questo motivo, vengono utilizzati negli studi di registrazione per registrare la voce, riuscendo a garantire maggior dettaglio ed espressività. Funziona grazie all’effetto capacitivo: una membrana metallica subisce delle vibrazioni dirette, dovute al movimento dell’aria generato dalla voce o da altre fonti sonore come, ad esempio, uno strumento musicale.Il problema è che i microfoni a condensatore di buon livello possono essere decisamente costosi e quelli più economici hanno una qualità spesso troppo bassa. Il design di Spirit, quindi, mira a realizzare un prodotto che abbia un costo relativamente contenuto ma, allo stesso tempo, che abbia prestazioni di rilievo, utilizzando una capsula a condensatore “clone” in un involucro microfonico a basso costo con una scheda preamplificatrice personalizzata.

“La costruzione del microfono utilizza una capsula clone RK12/CK12 (50 euro circa su Aliexpress/Ebay/etc, cercare “Microfono a capsula con contatto laterale”), un corpo donatore U87 (15/30 euro, anche Aliexpress, cercando “U87 mic”) e una scheda di preamplificazione personalizzata (20-30 euro)”, spiega Spirit. “La scheda è molto semplice, ma ad alte prestazioni: utilizza un doppio amplificatore operazionale di ingresso FET in un unico pacchetto sia per convertire l’impedenza della capsula che per fornire un segnale differenziale, mentre il bias è fornito da un invertitore di carica Schmitt esadecimale leggermente potenziato.”

 

 

Il microfono risultante è, nelle parole di Spirit, “perfetto”, con pochissimo rumore proprio e un’elevata gamma dinamica. Anche il segnale audio arriva in modo pulito: “ottieni esattamente ciò che la capsula vede sul connettore XLR”, spiega Spirit. “Onestamente non mi sono inventato nulla. Progetti come questo sono stati fatti dozzine di volte. Ho preso esempio dal celebre DJJules/Sound Sleuth su Instructables e ho aggiunto qualche dettaglio in base alle mie esigenze”.

I file di progetto e le istruzioni di assemblaggio sono disponibili nel repository GitHub di Spirit sotto la licenza permissiva MIT. “Volete costruirvelo? Fate pure!”, scrive Spirit. “Se volete venderlo, fatelo pure, ma menzionate almeno il repository o qualcosa del genere”.

 

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I consigli di Moreware

Progetti come questo sono interessanti, ma vanno saputi intepretare perché, altrimenti, il rischio che le aspettative vengano presto disattese è molto elevato.

Ferraccio, Aliexpress e compagnia cantante: ovvero gli ingredienti perfetti per un concentrato di pernacchie e disturbi di ogni tipo. Occhio, perché da certe parti la qualità è prossima allo zero. Un clone da trenta euro che vorrebbe -anche solo lontanamente- imitare un microfono che costa anche venti volte tanto, è puro romanticismo tecnico. Le leghe dei metalli sono generalmente di pessima qualità, le saldature non ne parliamo e, il tutto, viene spesso ricoperto con uno spesso strato di vernice per nascondere i difetti. L’ideale sarebbe cercare un microfono di medio/alta qualità venduto “per pezzi di ricambio” e prendere quello. Piccolo problema: chi lo ha, sa quanto lo ha pagato e quanto potrebbe valere in mano a un maker sveglio. In genere a cedere è il preamplificatore, quindi corpo e membrana metallica potrebbero essere perfettamente funzionanti. Cercate bene, qualcosa si trova sempre ed è senz’altro meglio che comprare un clone di immondizia.

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