Raspberry PI – Directory boot e il file config.txt

/boot config.txt

La cartella di boot del Raspberry PI ed il file config.txt sono elementi delicati del sistema, ma ci sono cose utili che è possibile cambiare.

La directory /boot e il file config.txt coontengono informazioni necessarie azalla configurazione del sistema operativo su Raspberry PI: operre su di essi s enza criterio potrebbe portare a problemi anche abbastanza difficili da risolvere. Tuttavia, con un minimo di perizia è possibile agire su di essi e risolvere problemi anche difficili semplicemente modificando una riga di configurazione.

Vediamo come.

La directory /boot

La prima cosa da sapere sulla cartella di avvio (/boot) è che quando inserisci la scheda SD nel tuo laptop o desktop, puoi vederne e modificarne il contenuto. Ad esempio, puoi copiare file dal laptop nella cartella di boot della scheda microSD. Quando riavvii il Raspberry Pi da quella scheda SD, quelle modifiche nella cartella di avvio saranno disponibili per te. Q

Questo comkportamento è particolarmente utile per copiare uno o più file dal tuo computer desktop al Raspberry Pi, semplicemente copiandolo in /boot. Ricorda però che c’è un limite a quanto puoi trasferire: /boot non può superare i 32 gigabyte. Se stai tentando di trasferire un’immagine di grandi dimensioni, ad esempio. potresti superare questo limite, e la copia verrebbe preclusa.

Accesso SSH

raspberry pi boot ssh

Attraverso /boot possiamo anche gestire il comportamento di SSH. Infatti, se ssh.txt è presente in questa cartella, SSH sarà abilitato sul Raspberry Pi all’avvio.

Per avere questo file, crea semplicemente un nuovo file di testo. Chiamalo ssh.txt. Tutto qui… Non è necessario inserire nulla in quel file affinché funzioni. Tale comportamento è identico all’abilitazione di SSH con lo strumento di configurazione Raspberry Pi, ovvero andando su Interfacce -> Abilita SSH. L’unica differenza è che viene eseguito tramite la cartella di avvio e quindi viene lanciato automaticamente boot del Raspberry. Opzione ideale se stai usando il Raspberry Pi senza un monitor o una tastiera e vuoi controllarlo con SSH.

Wpa_supplicant.conf

raspberry pi boot wpa_supplicant

Wpa_supplicant.conf è un altro file speciale. Esso consente di controllare per quale rete Wi-Fi è configurato automaticamente il Raspberry Pi. Se questo file era presente all’avvio, verrà copiato in /etc/wpa_supplicant. Il modo più semplice per creare un file wpa_supplicant.conf è copiare un file esistente. Per fare ciò, vai alla finestra del terminale del tuo Raspberry Pi. Digita sudo cp per copiare /etc/wpa_supplicant/wpa_supplicant.conf. Copialo in /boot. Ora sposta la scheda SD sul desktop e apri la cartella di avvio. Troverai un nuovo file wpa_supplicant.conf disponibile per te. Apri quel file con un editor di testo standard. Ora puoi configurare questo file per il tuo sistema Wi-Fi: Inserisci il nome del tuo Wi-Fi sotto ssid e la password sotto psk. Dovrai anche inserire il prefisso internazionale a due cifre per la posizione in cui si trova il Wi-Fi.

Nel nostro caso, Italia, il codice a due lettere è IT. Per trovare il codice paese, comunque, è possibile utilizzare un browser web: occorre cercare il codice paese ISO 3166-1, seguito dall’identificativo del  proprio paese. A seconda del browser, potrebbe visualizzarlo immediatamente o potresti dover andare alla voce di Wikipedia e individuare il codice del paese per il tuo paese.

Il file config.txt (prima parte)

Forse il file più importante in questa cartella è config.txt. Se hai familiarità con i file su un PC, config.txt ha un utilizzo simile. Ci sono molte configurazioni per il Raspberry PI che è possibile impostare attraverso questo file: Per un elenco completo, tratteremo l’argomento in un nuovo articolo.

Gran parte di config.txt è dedicato alla configurazione del display. Ci sono molti parametri utilizzati per controllare l’HDMI. Se riscontri problemi con un display, cerca queste opzioni e prova a modificare alcuni parametri. Ricorda, comunque, che anche se fai qualcosa che rovina la configurazione del display, puoi sempre tornare su un computer desktop e modificare config.txt a mano per correggere il tuo errore, o reinstallare una copia di backup che ovviamente ti eri preparato prima di lavorarci sopra. La maggior parte di queste opzioni sono piuttosto semplici.

Una delle opzioni più interessanti è il segmento del filtro. Puoi vederne un esempio di questo in fondo al file config.txt. La dicitura [pi4] indica che le linee successive linee configurano un driver speciale per il Raspberry Pi 4.

Configurazione basata su GPIO

Raspberry PI GPIO boot

Puoi anche impostare condizioni speciali basate sullo stato di un pin GPIO. Ad esempio, potresti modificare l’overclocking se uno switch connesso al GPIO fosse impostato su uno.

O far partire il sistema in kiosk mode se il relativo controllo è selezionato. O definire la velocità di rotazione della ventola in base ad un sensore di temperatiura esterno, o caricare desktop o programmi differentidifferenti…

Considerazioni finali

La directory di /boot e config.txt sono strumenti avanzati di Raspberry Pi. Dovresti sapere cosa stai facendo prima di cambiarli, ma quando capisci il loro uso, possono essere usati per risolvere alcuni problemi davvero complicati. Ci vediamo la prossima settimana per un approfondimento delle opzioni del file config.sys.

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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