Running virtual machines on Raspberry PI with ESXi

Running ESXi on a Raspberry PI

Come il sistema di virtualizzazione ESXi può essere installato e girare su di un Raspberry Pi per ottenere il massimo dalla tecnologia ARM.

Da qualche anno abbiamo visto l’offerta di sistemi in cloud differenziarsi grazie all’aggiunta di sistemi basati su processore ARM. Nvidia ha annunciato Grace come soluzione che integra multiprocessing GPU e controlli ARM. Aziende come Amazon AWS con Graviton, Ampere con Altra, e Huawei con Kunpeng progettano di portare sul mercato server non solo innovativi, ma anche competitivi nei confronti dei migliori sistemi x86 di Intel e AMD, mentre il lancio di M1 da parte di Apple e la proliferazione di processori per smartphone e IoT dimostrano giorno dopo giorno come l’efficienza e l’ottimizzazione dell’architettura ARM sia oramai maturaper il classico salto di qualità.

Sembra quidi il momento di valutare l’estensione del sistema di virtualizzazione ante-litteram verso la piattaforma RISC a noi più cara. Ma mentre lavorare sui sistemi Graviton e Graviton2 con centinaia di ARM core processors appare decisamente interessante dal punto di vista della parcellizzazione dei servizi, in special modo in ambito IoT, risulta difficile credere che il nostro scatolino contenente un Raspberry PI sia in grado di gestire più macchine virtuali.

E invece…

Il link

  • Titolo: Running ESXi on a Raspberry PI
  • Autori: Thomas Fenton – Patrick Kennedy
  • Editore: APress
  • Prezzo: 40,65 euro (copertina flessibile) – 27,20 euro (Formato Kindle)

 

Gli autori: Thomas Fenton – Patrick Kennedy

Tom Fenton ha lavorato con la virtualizzazione per oltre due decenni. Ha ricoperto posizioni di personale e di alto livello presso VMware, IBM, ControlUp e altre società high-tech. Ha scritto il primo corso di formazione per Horizon, il prodotto desktop virtuale di VMware. Collabora frequentemente a StorageReview.com, alla rivista Virtualization & Cloud Review e ad altri blog e siti Web. Vive nel Pacifico nord-occidentale e ama lo sci, lo snowboard, l’escursionismo e il trail riding.

Patrick Kennedy dopo quasi un decennio di lavoro in una società di consulenza gestionale con molti clienti tecnologici, ha avviato ServeTheHome.com. Negli ultimi 12 anni, STH è diventato il luogo in cui conoscere nuove tecnologie di server, storage e rete mentre Patrick e il team STH esaminano le soluzioni più recenti.
Patrick è un ragazzo della Silicon Valley, in California, che ora vaga per le colline che circondano Austin, in Texas.

Il formato

Il libro si compone di 391 pagine suddivise in 14 capitoli, e nonostante i dubbi e le evidenti limitazioni porta il lettore a completare una installazione completa di ESXi su di un Raspberry PI con 8 GB, rendendolo in grado di gestire senza batter ciglio 3 macchine virtuali e accedere ad un SAN esterno per garantire una gestione dei file più comoda, sia attraverso NFS che iSCSI.

Nei capitoli de libro viene spiegato come configurare il sistema da cima a fondo, a partire dalla configurazione hardware del PI e dal download del sistema di virtualizzazione, passando per la creazione macchine virtuali, di dischi locali, la configurazione di rete ed i servizi per la network security,

ESXi on Raspberry PI

Ma non è tutto: il libro presenta un capitolo che misura le performaces del PI (e delle singole macchine virtuali interconnesse) in tale configurazione, un altro che spiega come utilizzare ESXi come Virtual Desktop per alleggerire le comunicazioni, analizza la configurazione thin client delle VM e l’integrazione con gli altri servizi ESXi.

A chi è diretto

ESXi on Arm non è un prodotto VMware ufficialmente supportato: si tratta di un Fling, un termine usato per descrivere il software creato da VMware a vantaggio dei clienti VMware. I Fling vengono utilizzate per valutare l’adozione e l’utilità di un prodotto o di una tecnologia prima di stabilire se renderlo o meno un prodotto VMware ufficiale a tutti gli effetti.

Questo significa che il prodotto, pur essendo perfettamente funzionante, non viene garantito nella linea di produzione. Si è trattato di un tentativo per accedere al mercato della virtualizzazione sulle nuove schede multiprocessor e multicore ARM-based, attualmente appannaggio dei grandi centri della gestione di dati e operazioni in cloud, e proprio per questo la possibilità che divenga presto parte  dell’offerta ufficiale è a nostro avviso piuttosto attuale.

Running ESXi on Raspberry

Per poter sfruttare appieno le nuances di questo ricco e documentatissimo manuale occorre avere un buon background da sistemista Linux e WIndows, ed una discreta consocenza del Raspberry PI. Esperienza pregressa nelle tecniche di virtualizzazione è ovviamente molto gradita, na non strettamente necessaria, in quanto il libro guida l’utente passo dopo passo verso tutte le azioni necessarie alla corretta installazione e configurazione del sistema di virtualizzazione.

Si tratta di un libro originale, che personalmente ho molto gradito, e che fa ora parte della mia libreria personale.

Lo consiglio.

 

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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