SeeedStudio – Test avanzato su mini microfono USB

SeeedStudio USB microphone

Abbiamo appena ricevuto un mini microfono USB da SeeedStudio, e verificheremo le sue qualità di autoconfigurazione ed efficienza.

Piccolo è bello, si dice. Ma nel nostro caso piccolo è anche comodo e divertente. Il microfono USB che ci accingiamo a recensire è davvero minuscolo e funzionale. Presenta caratteristiche plug-and-play, il che significa che può essere utilizzato su qualsiasi computer e SBC.

Come usarlo

Un microfono miniaturizzato può avere molteplici utilizzi, dal dittafono al registratore digitale, dal rilevatore di presenze alla microspia. Se a questo si aggiunge la portabilità su molteplici piattaforme SBC, ci si rende conto che i progetti possibili sono innumerevoli, limitati solo dalla fantasia personale.

Nel nostro caso eseguiremo una serie di test su sistemi Linux: dopo un primo controllo funzionale su un PC Ubuntu Linux con Intel 9800X, che ha dato esito positivo, ci siamo impegnati a valutare quantitativamente le prestazioni del nuovo hardware su un RPI 3. Come software per il pilotaggio abbiamo utilizzato arecord, un programma per la gestione di input audio presente sotto Linux. Il programma arecord è un registratore audio command-line per il driver ALSA (Advanced Linux Sound Architecture) della scheda audio.

Abbiamo utilizzato la seguente riga di comando:

in cui il parametro device indica l’indirizzo di periferica del driver specifico, format indica il formato audio, Signed 16 bit Little Endian, rate indica la campionatura –V indica il tipo di VU-meter utilizzato (mono o stereo), –c1 indica canale singolo e infine abbiamo il nome ed il tipo del file registrato in output.

I primi tentativi hanno mostrato una sensibilità del microfono un po’ bassa. Ma per modificare i parametri di configurazione occorre capire su quale periferica intervenire. Vediamo in che modo.

Seeedstudio mini USB Microphone

Configurazione audio USB sul Raspberry PI

Raspbian e le nuove versioni Linux per il PI sono tutte più o meno plug-and-play.

Inseriamo il device USB e lanciamo il comando seguente per visualizzare (ls) lo stato del sottosistema USB:

Lanciamo di seguito il comando per la visualizzazione del driver audio:

Quindi il comando

Mostra le periferiche di output audio (playback).

Infine, con il comando

ci mostra la lista delle periferiche di input disponibili sul nostro sistema. In particolare, la periferica USB PnP sound device è proprio la 1:0, come mostrato nel comando di lancio della registrazione.

Per settare i parametri di input e output abbiamo utilizzato alsamixer. In particolare, abbiamo utilizzato il comando F1 per avere la lista dei comandi disponibili, quindi F5 Show all controls per mostrare i comandi di input ed output, modificabili tramite i tasti cursore.

mini USB microphone

Il sistema attiva il microfono con un guadagno posto al 50%. Lo abbiamo portato al 92% e la sensibilità ne ha immediatamente guadagnato.

Il test di registrazione audio

A questo punto abbiamo selezionato un file audio digitale in formato .WAV, ne abbiamo estratto la risposta in frequenza ed eseguito l’analisi spettrale.

Seeedstudio audio mic

Quindi abbiamo eseguito il file sul nostro sistema monitor, registrando l’output con il microfono sul Raspberry PI.
Seeedstudio USB microphoneImmediatamente evidente è ciò che abbiamo riconosciuto “a orecchio” durante il primo test: il livello audio appare molto compresso, poco definito. D’altra parte non ci troviamo di fronte ad un microfono Hi-Fi: le specifiche parlano chiaro.

Sensibilità-67 dBV/pBar,-47 dBV/Pascal +/-4dB
Risposta in frequenza100-16KHz

Dai grafici appare evidente la finestra a 100-10kHz, mentre i 16kHz vengono sì raggiunti, ma con una attenuazione di 30 dB e comunque dimezzata rispetto all’originale. Allo stesso modo il grafico relativo allo spettro mostra quella leggera carenza in sensibilità mostrata durante i test. Ricordiamo tuttavia che il microfono è nato per lavorare come pilota per sistemi vocali alla frequenza di 300-3400 Hz. Come detto, non si tratta di un microfono ad alta fedeltà, ed il lavoro nel range richiesto viene svolto in modo del tutto onesto.

Conclusioni

Parliamoci chiaro: ad un prezzo di 4 euro e mezzo ci troviamo di fronte ad un vero gioiello della tecnologia, in grado di stimolare la fantasia dei Makers e il desiderio dei progettisti. Un piccolo pezzo di hardware perfettamente gestito dai driver di Linux e dal Raspberry PI. È naturale che alcuni perfezionisti preferirebbero spendere una cifra doppia per avere una sensibilità migliore, ma a parte questo piccolo particolare, la prova è stata superata a pieni voti. Un sentito ringraziamento a SeeedStudio per avere offerto al pubblico questo oggettino. SeeedStudio offre la spedizione gratuita per acquisti superiori ai 119 dollari comprensivi di Raspberry PI 4 4GB: potrebbe valere la pena acquistare in bundle il nuovo PI 4 con microfono e accessori per usufruire dello sconto.

 

Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.