Raspberry PI – come creare un flusso canalizzatore

Flusso Canalizzatore

Creiamo il famoso flusso canalizzatore di Emmett “Doc” Brown (o un suo clone), utilizzando solamente un Raspberry PI ed un po’ di fantasia.

C’è molto interesse per gli anni ’80: da Ghostbusters, The Goonies, a Ritorno al futuro; sia che si tratti di fare riferimento a fatti culturali e trame alla Stranger Things o di ricreare oggetti di scena e costumi per cosplay e Halloween. In effetti, tali remake sono così diffusi che il creatore Ambrogio Galbusera ha chiamato il suo oggetto di scena Marty McFly e Doc Brown YAFC (Yet Another Flux Capacitor, ancora un altro condensatore di flusso).

Ambrogio desiderava creare una replica dell’iconico condensatore di flusso apparso nella serie di film Ritorno al futuro e che Doc Brown rivela a Marty “è ciò che rende possibile il viaggio nel tempo”. Tuttavia, voleva progettare qualcosa di diverso dalle repliche realizzate con strisce LED che aveva visto online. Stranamente, l’idea di concentrarsi sugli effetti visivi e audio del condensatore di flusso di Ritorno al futuro gli è venuta in mente mentre stava friggendo il cibo e lo sfrigolio ha risvegliato un ricordo.

Il tempo vola

L’idea di Ambrogio è stata quella di riprodurre l’effetto “flusso di energia” nel flussocondensatore attraverso un video realizzato con un video editor con il quale “siete liberi di creare qualsiasi effetto speciale vi venga in mente”. Di solito usa VSDC, che trova uno strumento estremamente potente nonostante sia gratuito. Ha creato un’animazione del flusso di energia in cui tre flussi si muovono tutti al centro e ha aggiunto un effetto fulmine eliminando parte di una clip cromatica di un tuono da Pixabay.

Esistono “molti schermi LCD che si collegano al Raspberry Pi tramite la sua interfaccia di visualizzazione. Non avere il cablaggio aggiuntivo richiesto da uno schermo HDMI standard rende la costruzione finale più compatta e più pulita”, ha ragionato Ambrogio. Come produttore, considera Raspberry Pi “un must, perché offre tutte le funzionalità di un sistema Linux completo in un pacchetto senza ventole, a basso consumo e facilmente modificabile”. Nota inoltre che Raspberry Pi viene fornito con un lettore multimediale VLC preinstallato: “un ottimo lettore che può essere controllato dalla riga di comando”. Ciò lo interessava perché voleva controllare il volume e la riproduzione del clip tramite pulsanti. Ambrogio è anche un grande fan di Python. “Dal punto di vista del produttore, Python è un ottimo linguaggio poiché non richiede una configurazione dell’ambiente complessa.”

flusso canalizzatore

Riutilizzare e ridurre

Oltre al Raspberry Pi 4, Ambrogio ha utilizzato un display LCD da 7 pollici e una mini scheda HAT di Pimoroni Automation. Ambrogio ha inoltre creato uno script Python per leggere lo stato dei pulsanti e controllare il lettore multimediale VLC. Ha anche progettato e stampato alcune parti in 3D. Gli altri componenti del suo condensatore di flusso YAFC sono stati in gran parte assemblati con gli avanzi rimasti nel suo laboratorio, come pulsanti e fili. Ha riciclato e verniciato a spruzzo una scatola di cartone come custodia per lo schermo, quindi ha utilizzato astucci per penne in plastica trasparente per gli effetti di illuminazione del flusso canalizzatore.

Rispetto agli altri marchi di Ambrogio – tra cui una macchina Rube Goldberg per aumentare la propria autostima e un coltivatore automatizzato – il progetto YAFC Flux Capacitor “non è stato particolarmente complesso”, risultando come previsto fin dall’inizio senza bisogno di molteplici iterazioni. Dopo aver modificato i comandi del VLC media player, Ambrogio ha risolto tutto in un paio d’ore, grazie alle ottime risorse disponibili sul web.

La disponibilità di display economici che funzionano con Raspberry Pi e i costi generali relativamente bassi per il progetto ne rendono abbastanza facile la replica del flusso canalizzatore. Ambrogio ha utilizzato Raspberry Pi 4, “ma anche una versione più vecchia dovrebbe andare bene per questo progetto poiché non ci sono requisiti rigidi in termini di potenza di calcolo.”

(fonte: www.raspberrypi.com)

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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