Forrest Mims III – Getting started in Electronics

MIMS Electronics

“Getting started in Electronics” di Mims, rappresenta uno dei migliori testi per invogliare gli appassionati ad uno studio più ragionato dell’Elettronica.

Quando iniziai ad interessarmi di elettricità ed elettronica avevo circa 8 anni, una scatola di ElettroBral, il “Meccano” degli elettricisti, ed un appassionatissimo Zio Sergio come mentore.

Intendiamoci: la scatola aveva un campanello, un motorino elettrico, un portalampadine, tre interruttori ed una “pila piatta”, la classica batteria da 4,5V, nulla di più. Allo stesso modo, Zio Sergio aveva completato studi classici e lavorava come funzionario in una organizzazione non governativa, ma aveva la passione per l’elettronica (da lui ricevetti la raccolta completa di Nuova Elettronica ed Elettronica Pratica).

Perché allora, senza Internet, gli unici testi sui quali si potesse studiare Elettronica erano quelli scolastici (completamente privi di spiegazioni razionali sul funzionamento dei compoonenti) e quelli universitari (completamente privi di senso comune e ricoperti da funzioni di matematica superiore). Noi poveri appassionati dovevamo arrenderci ed attendere il 20 del mese l’uscita della “nostra” rivista per cercare tra le righe degli articoli ed i cavi dei circuiti le risposte alle nostre domande. Nel periodo in cui le uscite erano accoppiate  (ogni due mesi) eravamo intrattabili e oltremodo nervosi.

mims electronics

Alla ricerca del timer perduto

Siamo così cresciuti a pane e circuiti, senza una vera base teorica come substrato delle nostre conoscenze, capacissimi di riparare con spirito d’inventiva una radio o un amplificatore per averlo visto fare ad un amico, ma sostanzialmente privi di quel background che ci consentisse di crescere oltre un certo (basso) livello di conoscenaza.

Poi, come in tutti i film del nostro periodo, arrivarono i “rinforzi”. Spinti dall’offensiva produttiva dell’estremo oriente, gli Stati Uniti cercarono di riqualificare i propri ragazzi in modo che potessero diventare un punto di riferimento nella progettazione di circuiti. Vennero stampati libri come quello che vedremo oggi in recensione, e come in tutte le più belle storie quei libri giunsero a noi (seppur con i soliti 10 anni di ritardo).

Una specifica catena di distriburione americana, in particolare, scelse di offrire elettronica consumer e componenti sciolti all’utente finale. Per fare in modo che ciascuno fosse portato a studiare ed approfondire le tematiche inerenti lo sviluppo elettronico, la Radio Shack chiese a Forrest M. Mims III di creare un manuale d’uso (Getting started in Electronics) che partisse dalle basi, fosse comprensibile a chiunque, esaminasse struttura e funzionamento dei singoli componenti e presentasse una serie di circuiti elettronici (funzionanti!) come esempio.

Mission Impossible? Vediamo come sono andate le cose…

L’Autore: Forrest M. Mims III

Forrest M. Mims III è uno scienziato dilettante americano, editorialista della rivista “Country Scientist”  e autore della popolare serie di libri di elettronica “Getting Started in Electronics” e “Engineer’s Mini-Notebook”, venduti originariamente nei negozi di elettronica di Radio Shack. Mims si è laureato presso la Texas A&M University nel 1966 con una specializzazione gestionale in inglese e storia. È diventato poi un commissioned officer dell’Aeronautica degli Stati Uniti.

Mims non ha una carriera accademica formale in scienze, ma ha continuato ad avere successo come autore scientifico, ricercatore, docente e editorialista. La sua serie di libri elettronici ha venduto oltre 7 milioni di copie ed è ampiamente considerato come uno degli scienziati più prolifici del mondo. Mims completa studi scientifici in molti campi usando strumenti che progetta e realizza da sè, ed è stato pubblicato in diverse riviste peer-reviewed, spesso con scienziati professionisti come coautori. Gran parte della sua ricerca si occupa di ecologia e scienze ambientali. Un semplice strumento che ha sviluppato per misurare lo strato di ozono gli è valso un Rolex Award for Enterprise nel 1993. Nel dicembre 2008, Discover ha nominato Mims come uno dei “50 migliori cervelli della scienza”.

Il formato

mims electronics

Il formato del libro è inusuale: appare come una serie di fotocopie di appunti scritti a mano per uno studio successivo. Ma nonostante le apparenze risulta particolarmente ordinato e fruibile nei suoi contenuti, ben strutturato in sezioni e capitoli. È scritto in Inglese, e questo per qualcuno potrà essere un problema, ma lo stile è scorrevole e ricco di consigli estemporanei.

 Uscito nel 1983, nel 1994 era giunto alla dodicesima ristampa. Analizziamone la struttura.

Il libro è composto di 128 pagine, divise in 9 capitoli ed un indice bibliografico. Si parte da un breve capitolo con spiegazioni fisiche sull’elettricità, quindi si prosegue con una descrizione generale dei componenti elettronici, distinguendoli tra passivi ed attivi. Un capitolo è riservato ai fotocomponenti attivi, due agli integrati digitali e lineari. Segue un capitolo con i consigli per l’assemblaggio dei circuiti elettronici, e conclude con la presentazione di ben 100 circuiti elettronici didattici e perfettamente funzionanti, sui quali poter crescere ed approfondire le proprie conoscenze personali.

A chi è diretto

Il libro è diretto soprattutto a chi, come il sottoscritto, ha maturato una profonda passione per l’elettronica, ma non ha mai potuto completare gli studi al Politecnico. Si parte dalle basi, quindi chiunque sia spinto dalla sana curiosità scientifica ne avrà giovamento. Ideale per coloro che si sono avvicinati al mondo dei Maker con Arduino o con il Raspberry PI, ma con il complicarsi dei circuiti si rendono conto di avere bisogno di un aiuto. Un vademecum per gli studenti degli istituti tecnici.

Attenzione, Mims utilizza una matematica di livello base nel suo Getting Started in Electronics,, quindi alcuni argomenti un po’ ostici (i filtri RC, le induttanze, le interferenze, gli spostamenti di dominio) sono trattatri im modo “pratico” ed intuitivo, e non vengono fornite le informazioni più squisitamente tecniche.

Ma alla fine la necessità di un Maker è che il circuito funzioni: per l’alta matematica resta sempre l’Università…

Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.