Il sensore di pressione flessibile di Hacking STEM

Hacking STEM è una azienda innovativa che si occupa di progetti e brevetti di una moltitudine di dispositivi, come gadget, oggetti e sensori. Un prodotto molto interessante è un sensore di pressione flessibile per vari dispositivi come Arduino.

Il sensore in questione utilizza un materiale piezoelettrico come il velostrato, in grado di cambiare istantaneamente la resistenza nel momenti in cui l’utente compie un movimento, anche grazie a un nastro di rame inserito nelle estremità dei due pezzetti di cartoncino. Grazie al design semplice e minimale è possibile soddisfare le diverse esigenze di ogni singolo utente.

I sensori di pressione lunghi e stretti sono ideali per le dita mentre per quanto concerne i cuscinetti quadrati sono migliori per rilevare e misurare le variazione della pressione relativa.

Ecco una rapide panoramica su come costruire il sensore di pressione:

  1. Attaccare i due pezzi del cartoncino in rame come mostrato in figura, in seguito collegare due fili jumper al nastro di rame.
  2. In seguito inserire i due pezzi di velostrato  tra i due pezzi del cartoncino in rame.
  3. Quindi piegare il cartoncino e utilizzare il nastro adesivo in tal modo da tenere fermi tutti i componenti all’interno del cartoncino.

Nell’immagine è riportato una schema che permette di collegare il sensore ad un Arduino UNO.

Hacking stem

Una volta creato il sensore e collegato ad Arduino vi è la necessità di scrivere un brevissimo programma che permette di visualizzare il valore della pressione rilevato dal sensore su un display o su un documento Excel.

Ecco riportato in seguito uno sketch per Arduino che permette di visuallizare i dati rilevati da un sensore di pressione (fonte ufficiale).

Chiunque sia intenzionato a realizzare il progetto ideato da Hacking STEM potrta trovre qui utili informazioni.

Simone Candido è un ragazzo appassionato del mondo tech nella sua totalità. Simone ama immedesimarsi in nuove esperienze, la sua filosofia si basa sulla irrefrenabile voglia di ampliare a 360° le sue conoscenze abbracciando tutti i campi del sapere, in quanto ritiene che il sapere umano sia il connubio perfetto tra cultura umanistica e scientifica.

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