Un minicluster Asic per il mining con Raspberry PI

asic mining raspberry

Un interessante kit, potente e completo per iniziare a sperimentare su ASIC, mining e crittovalute anche attraverso il nostro Raspberry PI 3B.

Il mining è morto, dicevano. Oramai non bastano più processori multicore superveloci, o potentissime schede grafiche, per poter guadagnare qualcosa con il mining. L’aumento ingiustificato dei prezzi dell’hardware e dell’energia elettrica, unito alla crescita della complessità degli algoritmi Proof of Work, hanno reso il mining unprofitable per l’utente comune. Gli unici che hanno qualche probabilità di trovare un minimo guadagno da questa attività sono i grandi datacenter in cui centinaia di ASIC (Application-Specific Integrated Circuit, circuiti integrati programmati appositamente per una specifica attività) sono allineati come tanti soldatini, masticando miliardi di hash al secondo.

Piccolo è bello

Tutto ciò è molto triste. Ma in informatica (e spesso anche nelle altre scienze) esiste un adagio che recita: “Tutti dicono che una cosa non si può fare, poi arriva uno che non lo sa, e la fa”.

Nel nostro caso si tratta del classico uovo di Colombo: dal momento che gli ASIC hanno una performance tanto maggiore delle schede GPU, ne bastano di meno potenti per avere un bilancio in pari. A questo si aggiunga la possibilità di miniaturizzare il tutto e porlo su di un token USB, ed avremo una condizione win-win di alte prestazioni a basso consumo.

GekkoScience COMPAC F COMBO

Bitcoin Merch è una piccola startup nata nel 2017 grazie alla passione visionaria del proprietario, fan delle crittovalute sin dal 2015.

Il kit di cui parleremo oggi è composto dei seguenti componenti:

  • Raspberry PI 3B con software precaricato
  • HUB USB ad elevata potenza a 7 porte
  • 3 token ASIC plug and play
  • 3 ventole di raffreddamento con specifico attacco 3D sul radiatore
  • Tastiera e mouse
  • Display 3.5″ o 7″ per il monotiraggio del miner
  • Cavo HDMI

ASIC mining Raspberry PI

CompacF è il miner USB più potente realizzato dall’azienda, e nella maggior parte dei casi genera un profitto. Questo rig è progettato per la ricerca con algoritmo di mining SHA-256, per Bitcoin (BTC), BitcoinCash (BCH), Acoin (ACOIN), Curecoin (CURE), Joulecoin (XJO), Unbreakable (UNB), Peercoin (PPC), Mark (DEM), Terracoin (TRC), BitcoinSV (BSV). include il raffreddamento ad aria attivo su ogni miner. Questi token USB possono raggiungere una potenza (e quindi una efficienza computazionale) molto maggiore rispetto alle versioni precedenti, il miner NewPac, e il miner 2PAC. Ciascun token risulta sbloccato per l’overclocking (che tuttavia provoca un annullamento della garanzia). È dotato di un singolo chip BM1397 in tecnologia 7 nm.

Il kit include tutti gli elementi necessari per iniziare a “scavare”: Basta collegare gli elementi e lanciare il software. Con il kit vengono fornite le istruzioni per configurare il programma, ed il sistema di overclocking è gestito attraverso parametri posti sulla riga di comando.

Mentre un token può tranquillamente funzionare su di un Raspberry PI, qualora si vogliano utilizzare più stick, un overclock sostanzioso o ventole di raffreddamento, è opportuno collegare gli stick su di un power hub in grado di erogare 2A su ciascuna porta. Un TH/s a portata di click.

Prezzo intorno ai 1000 euro.

Cosa c’è di più economico?

Il kit plug and play è ideale per chi non desidera pensieri: basta connettere i cavi e lanciare il programma. Ma se siete un po’ smanettoni (come noi…) potrebbe farvi gola il kit minore: privo di Raspberry, display, tastiera e cavi, contiene tutto il necessario per partire (tranne il software) al 70% del costo del combo precedente. In questo caso, la ditta fornisce il software (e i driver!) per il funzionamento sotto Windows, MacOS e Linux, ed occorrerà solo un minimo di perizia per configurare ed ottimizzare al meglio la nostra rig con i token.

 

 

ASIC mining rig raspberry

Prezzo intorno ai 700 euro.

Non basta? Bene, anzi, meglio. È possibile acquistare singolarmente gli USB stick con gli ASIC, e le ventole a parte, e magari acquistare l’hub in un secondo tempo: bastano 250 euro + 30 per la ventola per raggiungere 350 GH/s. O partire dai fratelli minori per gli esperimenti rispettivamente a 80 euro (90Gh/s) o 30 euro (35GH/s).

asic mining cluster
Da sinistra a destra: CompacF (350 GH/s), Newpac (90 GH/s) e 2Pac (30 GH/s)

Ora daremo i numeri

“Sì, sì, davvero molto interessanti, ma… ne vale la pena?”

La risposta, come spesso accade, è: dipende!

Se contate di utilizzare questi ASIC per diventare ricchi minando, avete sbagliato strada. Se intendete avvicinarvi al mondo del mining senza spendere cifre colossali in schede grafiche, setup e (soprattutto) elettricità, invece, questi sistemini possono darvi più di qualche soddisfazione: con CompacF Combo è possibile raccogliere diverse decine di centesimi al giorno (tolti i consumi di corrente), e con un (bel) po’ di pazienza, in qualche anno si arriva a superare i 100 euro di guadagno. E’ più o meno la stessa cifra che si otterrebbe minando Ethereum 24/7 con una scheda GTX1650 (che da sola costa 400-450 euro). O minando Monero con una workstation Intel 9800X con 8 cores. Ma con una spesa iniziale ed un consumo di corrente decisamente minore, ed una modularità dell’investimento molto più gestibile.

E’ proprio per questa ragione che quasi tutti i kit di cui abbiamo parlato oggi sono in riordino, ed occorre prenotarsi per tempo presso Bitcoin Merch, Il tempo stimato per il prossimo batch è 2-3 mesi, sufficiente per mettere da parte qualche euro in più ed ammortizzare la spesa iniziale.

Quindi, se l’idea vi incuriosisce, se (come il mio amico Marco) avete un vecchio Raspberry PI gettato in un angolo (o magari più d’uno) a prender polvere, questo è un progetto divertente, abbordabile, che non richiede l’ultimo modello con l’ultima versione, e che alla fine vi ripagherà da par suo (cioè in piccolo) degli sforzi effettuati nell’ottimizzarlo.

Buon divertimento!

 

Link utili

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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