Come lubrificare gli switch della tastiera meccanica

Switch

Gli switch sono la parte fondamentale di qualsiasi tastiera meccanica, nonché gli unici responsabili del proverbiale “click” che sentite ogni volta che si battono i tasti. Il suono è particolarmente evocativo: qualcuno lo paragona a quello delle vecchie macchine da scrivere, altri proprio a quello di una mitragliatrice. Se vi può consolare, l’analogia era già stata fatta negli anni ’20, quando il soprannome del Thompson Submachine Gun (o Tommty Gun, se preferite) era proprio “Chicago Typewriter“. Il fatto è che da provetti gangster a disturbatori seriali dotati di tasti cigolanti o che non fanno ben contatto, il passo è molto breve, specialmente se -come tanti- vi dimenticate costantemente di fare manutenzione.

Sfatiamo un mito: non è vero che una tastiera meccanica di buona qualità non necessita di manutenzione.

Su questo argomento se ne leggono di tutti i colori, ma la realtà è che la Meccanica (che non è la moglie del meccanico – NDR) ha le sue regole e le sue leggi. Un qualsiasi organo in movimento è composto da diversi componenti che interagiscono tra loro per comporre il movimento stesso. Nel caso di uno switch meccanico, abbiamo la seguente situazione:

 

switch

 

Come potete vedere, lo switch è composto da diverse parti che, a prima vista, non si notano. La parte in blu (stantuffo), scorre sulla parte trasparente grazie a una molla che si occupa di far tornare poi il tasto in posizione e, raggiunta la distanza di attuazione, il circuito viene chiuso, l’input viene mandato al PC e il risultato è il carattere che leggete sullo schermo. In soldoni, ogni tasto si comporta come un interruttore momentaneo e, da qui, il termine “switch”. Se volete avere un ordine di grandezza per quel che riguarda la manutenzione di una tastiera meccanica, sappiate che un articolo medio su Moreware è composto da circa tremila caratteri. Tremila caratteri sono tremila “click” e altrettanti azionamenti dei singoli interruttori. Moltiplicateli per n-mila articoli e capirete perché, prima o poi, la vostra tastiera inizierà a fare i capricci.

Prima di prendere la vostra periferica e lanciarla dalla finestra solo perché i tasti sono molto più rumorosi di quando l’avete comprata, oppure alcuni di loro tendono a rimanere premuti, tirate un bel respiro e iniziate con una bella soffiata di aria compressa. Questa procedura andrebbe fatta una volta la settimana, perché la polvere è abrasiva e va periodicamente rimossa.

Dopo la periodica rimozione della polvere, occorre agire più in profondità. Ognuno di noi utilizza la tastiera in maniera differente: velocità di digitazione e forza impressa sui tasti sono parametri che impattano enormemente sulla salute dei vostri switch. Ecco perché, almeno una volta l’anno, occorre procedere con la lubrificazione degli switch. Sì, ma come?

 

 

Ecco cosa vi serve

  1. Estrattore o Key-cap Puller (le tastiere più costose lo forniscono in bundle, altrimenti lo trovate qui)
  2. Grasso specifico per tastiere meccaniche
  3. Un pennellino (lo trovate nel grasso, generalmente, ma in caso contrario va bene uno qualsiasi che sia di qualità)
  4. Uno stuzzicadenti

Dissaldare o non dissaldare? Questo è il dilemma!

Quello che procede al totale smontaggio della tastiera è Il metodo più completo (e invasivo) per lubrificare gli switch, e occorre procedere come segue:

  1. Smontare completamente la tastiera
  2. Dissaldare uno a uno gli switch
  3. Lubrificarli (vedi procedimento sotto)
  4. Ri-saldarli in posizione
  5. Montare la tastiera

 

switch

 

Questo è il metodo migliore in assoluto, ma a onor del vero non tutte le tastiere sono facili da disassemblare completamente. Raccomandiamo questo metodo solo a coloro che hanno molta dimestichezza con le saldature e sanno molto bene dove mettere le mani nel momento in cui lavorano su questo tipo di  periferica. Siate realisti, perché se nel bel mezzo del lavoro vi rendete conto che avete centinaia di pezzi e pezzettini sparpagliati sulla scrivania e non sapete più cosa fare, al 90% avete buttato la tastiera nella spazzatura. Andate con calma, è un procedimento molto molto lungo. Non fatelo se lo iniziate alla sera e l’indomani mattina dovete avere la tastiera pronta a lavorare.

Se non avete molta dimestichezza, non ve la sentite e non avete molto tempo, Il metodo meno invasivo e più usato in questi casi è quello che prevede di lasciare gli switch saldati sulla scheda e lubrificarli all’interno con un pennellino o con del lubrificante spray. Noi di Moreware non consigliamo il lubrificante spray, perché per quanto possiate essere precisi tenete conto che dovrete oliare tasto per tasto e, nella migliore delle ipotesi, con un layout al 60% avrete 61 tasti su cui lavorare. Se imbrattate tutto di olio, una settimana dopo la tastiera sarà diventata una parrucca di polvere.

Pennellino, grasso e pazienza

Il miglior compromesso per procedere a una corretta lubrificazione della tastiera è quello di procedere manualmente con grasso e pennellino su ognuno dei tasti. Il procedimento è il seguente:

  1. Rimuovere tutti i cap dagli switch
  2. Intingere il pennellino nel grasso (non esagerate che costa!)
  3. Premere il tasto con lo stuzzicadenti in modo tale da tenerlo premuto e, contemporaneamente, passare il pennellino su tutti e quattro i lati
  4. Riportare il tasto in posizione e ripetere il procedimento per ognuno degli switch
  5. Rimontare i cap
  6. Ripetere l’operazione una volta ogni sei mesi/un anno

 

Switch

 

I consigli di Moreware

  • La manutenzione è tutto. È un concetto di cui si fatica a parlare perché, purtroppo, molti la vedono come un inutile spreco di risorse sia economiche che di tempo. Beh, non è assolutamente così, anzi, alla lunga si risparmia eccome. Se non vi fidate, sappiate che la mia tastiera meccanica ha nove anni e scrive una media di diecimila parole al giorno. Certo, orientarsi sull’acquisto di una tastiera di marca e non di un prodotto commerciale esteticamente accattivante aiuta a far durare il tutto, ma sappiate che comunque, alla base, deve sempre esserci una regolare manuntenzione e cura del dispositivo.
  • Le periferiche Input/Output come mouse e tastiera non sono esenti dalla crisi dei microchip. Ne contengono un certo qual numero e i costi continuano a lievitare. Non è davvero il momento per darsi al consumismo selvaggio. Comprate poco, comprate bene, ma soprattutto curate il vostro hardware.
  • Lavorate in maniera metodica e ordinata. Fate una foto alla tastiera prima di rimuovere tutti i cap dagli switch e disponete i tasti in maniera ordinata sul banco da lavoro. Se non vengono, non tirate forte perché rischiate di rompere gli agganci. Fate particolare attenzione ai tasti lunghi come la barra spaziatrice: ai lati dello switch ci sono due stabilizzatori in plastica che evitano che il tasto oscilli quando viene premuto, rendendo difficoltosa la digitazione. Al momento del rimontaggio, premete con delicatezza sempre al centro del tasto, altrimenti rischiate di rompere lo stabilizzatore.

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###Da sempre appassionato di tecnologia, soffro di insaziabile curiosità scientifica. Adoro sperimentare e approfondire le mie conoscenze sulle ultime novità sul mercato in termini di hardware, alta tecnologia e videogiochi. Attratto e coinvolto nella prototipazione hardware dalla piattaforma Arduino, Raspberry Pi e Nvidia Jetson.### ###Always passionate about technology, I am suffering from insatiable scientific curiosity. I love experimenting and deepening of my knowledge on the latest news on the market in terms of hardware, hi-tech and video games. Got attracted and involved in hardware prototyping by the Arduino platform, Raspberry Pi and Nvidia Jetson.###

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