Raspberry PI hacks – Ruth Suehle e Tom Callaway

Raspberry Pi Hacks

Trucchi e consigli per realizzare numerosi  hacks con Raspberry PI ed un semplice sistema operativo Linux in modo utile e divertente.

Il link

  • Titolo: Raspberry PI Hacks
  • Autori: Ruth Suehle e Tom Callaway
  • Editore: O’Reilly
  • Prezzo: 18,48 euro (copertina flessibile) – 14,56 (formato Kindle)

Con oltre 60 trucchi pratici e divertenti, questo libro aiuta il lettore a rendere il Raspberry PI il centro dei propri progetti elettronici. VOlete creare un controller per un robot, o per una telecamera? Definire una distribuzione Linux per  utilizzarla come media center o centralino? Questi sono solo alcuni esempi di ciò che questo libro consente di raggiungere. Chiunque voglia creare un progetto che abbia più potenza di un semplice Arduino troverà in questo libro consigli e idee interessanti.

Ovviamente, tutti i listati ed il codice sorgente è disponibile sul repository GitHub del libro.

Gli autori: Ruth Suehle e Tom Callaway

Ruth Suehle gestisce il Community Leadership team nell’open source di Red Hat e il gruppo Standards, che supporta comunità di software open source più in vista. Dirige anche il team di marketing del Fedora Project. Già editor per Red Hat Magazine, ora conduce discussioni sui principi dell’open source come moderatrice su opensource.com. Ruth è anche senior editor di GeekMom.com, dove gestisce argomenti relativi ad avventure della maternità accanto alla tecnologia e alla fantascienza.

Tom Callaway è il responsabile ingegneristico Fedora di Red Hat, dove ha lavorato dal 2001. È attivo con Fedora sin dalla sua creazione e attualmente è il presidente del comitato Fedora packaging, responsabile della definizione degli standard che Fedora usa per mantenere elevata la qualità della distribuzione. Mantiene anche più di 300 pacchetti in formato Fedora, il che potrebbe anche significare che è definitivamente pazzo. Adora il flipper, i giochi, la fantascienza, le rane, il geocaching, i viaggi ed problemi con sua moglie, Pam, e il figlio, Jimmy che tutto ciò gli provoca.

Il formato

Sebbene il libro possa esser letto dalla prima all’ultima pagina, ogni hack è stato reso indipendente, quindi è possibile saltare da una sezione all’altra. Se c’è un prerequisito che occorre conoscere, un riferimento incrociato guiderà il lettore all’hack giusto.

Il libro conta 392 pagine divise in sei capitoli.

I 65 hack nel libro sono organizzati nei seguenti capitoli:

  • Capitolo 1, Hack di configurazione
  • Capitolo 2, Hacking di Linux per Raspberry Pi
  • Capitolo 3, Raspberry Pi in casa
  • Capitolo 4, Hacking the Outdoors
  • Capitolo 5, Hack multimediali
  • Capitolo 6, Estendi il tuo Pi

Gli hack vanno da semplici consigli di configurazione alla creazione di progetti decisamente più interessanti: come rendere il PI un trasmettitore in FM, come creare un piccolo cluster, come gestire un sistema di aerofotogrammetria.

Piccolo dettaglio: il libro utilizza per i propri progetti un Raspberry PI 2, quindi gli hack beneficieranno nel funzionare con versioni più aggiornate.

Raspberry PI Hacks

A chi è diretto

Nonostante la parola potenzialmente intimidatoria “hack” nel titolo, non è necessario essere uno sviluppatore del kernel Linux o un ingegnere elettronico per poter usare questo libro. Trucchi
e hacking nel volume Raspberry PI Hacks rappresentano azioni che impariamo a sfruttare al meglio. Anche a costo di bruciare qualcosa durante il tentativo.

Gli autori hanno deciso di scrivere questi trucchi (hack) in modo che anche i principianti possano seguire e diventare hacker Raspberry Pi a loro volta. Ovviamente avere un minimo di background risultarà molto utile: ad esempio saper utilizzare la riga di comando di Linux nel terminale. Ad ogni modo, il lettore viene preso per mano e guidato anche attraverso i passaggi più ostici, e quando questo non accade, una ricerca su Google offre la soluzione.

Anche per quanto riguarda la sezione relativa all’elettronica dell’hacking, si è cercato di spiegare in dettaglio tutti i passaggi. Per chi ha già un laboratorio pieno di ponticelli e strani
componenti, magari raccolti dal cestino del negozio di elettronica “perché potrebbero essere un giorno utili”, questo livello di dettaglio potrebbe sembrare eccessivo. In tal caso il lettore può passare alle sezioni più complesse e ringraziare gli autori per aver pensato anche a chi non possiede tali conoscenze.

Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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