Informatica ed Elettronica: Progetti per la Scuola

Informatica, elettronica, scuola: alla ricerca di un futuro possibile

Ho appena terminato di leggere l’ennesimo resoconto statistico, relativo al posizionamento degli studenti delle scuole italiane, rispetto ai ragazzi che studiano negli altri stati europei.

Sono profondamente sconfortato.

È vero, spesso i giornalisti gonfiano le notizie per spingere le proprie idee personali, soggettive; così come è vero che i programmi scolastici risultano appesantiti da numerosi ed inutili bizantinismi
che li rendono poco pratici ed interessanti.

La mia esperienza di docente e consulente informatico mi presenta tuttavia un panorama del tutto diverso. Gli studenti con i quali interagisco sono pronti, interessati, curiosi, specialmente quando gli argomenti vengono affrontati in modo interattivo e multidisciplinare. Allora l’interrogazione si trasforma in un cordiale scambio di opinioni, lo studio diviene condivisione di informazioni, la valutazione non è più un mero strumento di misura sulle capacità mnemoniche del singolo, ma assume la connotazione di un confronto aperto a livello di gruppo di studio.

In tale ottica i meno preparati verranno portati da chi ne sa di più ad un livello di coscienza (e di autostima) più elevato, ed il gruppo se ne avvantaggerà in maniera solidale.

Caratteristiche del progetto Moreware

La conoscenza non è tutto: “Non fa scienza, senza lo ritener, l’aver inteso”.

La capacità di ricordare è strettamente collegata alle connessioni sinaptiche utilizzate per associare un’azione ad altre: maggiore è il numero delle interconnessioni, più sarà facile ricordare.

Quando si approfondisce un argomento di discussione, ciascuno collabora con gli altri, ed è pertanto più facile creare connessioni multiple che facilitino l’accesso al ricordo.

Ed è seguendo questo principio che abbiamo sviluppato il tech blog Moreware: raccogliere informazioni, produrre spunti di utilizzo, offrire definizioni e sviluppo di progetti che siano il più possibile connessi tra loro e con il mondo reale. Moreware è una sorta di palestra aperta a tutti che consente di approfondire argomenti diversi anche nell’ambito di uno stesso articolo.

Laboratorio virtuale

Su Moreware parliamo di Raspberry, di Arduino, di informatica, elettronica, ma anche di scuola, di filosofia, scienza, storia, tecnologia, sociologia. I kit e gli esperimenti proposti sono immediatamente applicabili al mondo reale. E nel creare il proprio esperimento, chiunque finisce per apprendere qualcosa di nuovo, di inatteso e spesso sorprendente.

Retroazione

La scelta si è rivelata vincente, e in quattro mesi di lavoro abbiamo superato le 110.000 visite ed i 38.000 visitatori (di cui 22.000 univoci): in media chi raggiunge un nostro articolo attraverso i Social o un motore di ricerca, ne legge automaticamente altri quattro.

Se il blog non fosse il nostro, sarei portato a dire “quella gente conosce il fatto proprio, e sa come comunicare e affascinare il lettore”. Ma riflettendo ulteriormente, ci siamo posti una nuova domanda: “Un approccio simile non potrebbe rappresentare l’uovo di Colombo per risolvere (almeno parzialmente) il problema annoso dell’interesse dei ragazzi nelle materie scolastiche?”

L’idea è enorme per noi che siamo nati da poco: aprire le pagine del nostro blog agli istituti tecnici, alle scuole in cui si insegna Elettronica ed Informatica, attraverso una categoria specifica che raggruppi gli istituti di tutta l’Italia. Ciascun Istituto avrà la possibilità di pubblicare i propri progetti, di condividere le attività dei propri studenti, e di favorire lo scambio di dati tra studenti e tra istituti, producendo informazione a loro volta.

Il risultato netto di una attività del genere? Rendere lo studio più interattivo, proporre una sorta di pacifico agonismo tra gli istituti con lo scopo dichiarato di fare del proprio meglio per presentare argomenti all’avanguardia, e in ultima analisi di formare personale docente e discente più responsabile ed attento a ciò che la scuola richiede: capacità di relazionarsi alla pari con l’esterno, con la coscienza di esserne all’altezza.

Impossibile!

Un simpatico adagio prodotto dallo sviluppo tecnologico recita “Tutti affermano che una certa cosa non si può fare. Poi arriva qualcuno che non lo sa, e la fa”.

In questo momento ci sentiamo esattamente come chi non sa, affrontando questa scelta. Ma siamo consci di non sapere, e questo ci permette di sperimentare invece su quello che sappiamo già.

Conosciamo la nostra passione per l’argomento trattato, la potenza dei Social Media, e la curiosità intrinseca della teen generation, una curiosità che ti prega e ti urla di lasciarla uscire e crescere. Offriamo spazio a qualsiasi istituto che vorrà contattarci (all’indirizzo scuole@moreware.org ) per presentare progetti, attività o discutere idee connesse con l’argomento che trattiamo. Sappiamo per certo che con il tempo ed il passa-parola i contatti con le scuole aumenteranno rapidamente: già ora, silenziosamente e senza pubblicità, abbiamo i riferimenti di alcuni Istituti che hanno accettato di collaborare in una fase di alpha-test. Garantendosi la prima fila nel momento in cui il progetto verrà lanciato ufficialmente.

Informatica elettronica e scuola

Niente burocrazia, niente scartoffie, niente programma fisso: semplicemente una finestra aperta, offerta gratuitamente a tutti quei professori e quegli studenti che vorrebbero crescere e prepararsi al meglio nell’affrontare i problemi legati al lavoro ed alla interazione quotidiana con i problemi di tutti i giorni.

Conclusioni

Informatica, elettronica e scuola: noi abbiamo scelto di crederci. Se ci credete anche voi contattateci. Aiutateci a rendere fascino ed interesse allo studio scolastico, e ad offrire nuovi stimoli e nuove prospettive a tutti coloro che “vorrebbero ma non hanno più la forza” o il coraggio di lottare per tale obiettivo.

L’uomo è il fabbro della propria fortuna. Occorre solo essere ancora sufficientemente folli da crederci abbastanza.

Noi siamo qui.

Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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