Sbloccare il bootloader degli smartphone Android

In questa guida cercherò di spiegarvi al meglio come procedere per lo sblocco del bootloader del vostro smartphone Android. Se non avete idea di cosa sia il bootloader leggete il mio precedente articolo in cui ho descritto in cosa consiste il modding.

Prima di iniziare vi invito a leggere le politiche aziendali del brand che ha prodotto il vostro dispositivo, ho già provveduto a chiedere alle case produttrici e aggiornerò man mano la guida.

Attenzione alla garanzia! E soprattutto ricordate che il dispositivo diventa assolutamente meno sicuro da tutti i punti di vista!*

Controllate di avere la batteria carica almeno del 80% e soprattutto di aver fatto un backup dei vostri file. Non ci prendiamo nessuna responsabilità in caso di danni o perdita dati dai vostri dispositivi.

*Ora finalmente potrete mettere una password per accedere alla recovery così da mettere al sicuro i dati. Farò dei test anche sulla sicurezza in futuro!

Xiaomi

Sui dispositivi Android Xiaomi, lo sblocco del bootloader non invalida la garanzia, ma installare rom e concedere i permessi di Root sì! Iniziamo con lo sblocco, basterà seguire questi semplici passi.

  • Create un account Xiaomi.
  • Accedete sul vostro smartphone.
  • Mostrate le opzioni sviluppatore: Per farlo basterà cliccare alcune volte velocemente su “versione MIUI”.
  • Posizionatevi su impostazioni sviluppatore e attivate il debug usb.
  • Premete su Mi Unlock Status e aggiungete il vostro precedente account. Questo servirà ad associare il dispositivo all’account.
  • Entrate qui, cliccate su unlock now, se viene richiesto effettuate l’accesso (se la pagina è in cinese basterà scegliere la lingua poco più in basso). Scaricate Mi Unlock ed estraetelo (se non sapete come potete usare un software di compressione come Winrar).
  • Installate i driver del dispositivo e aprite il file miflash_unclock, accedete.
  • A questo punto spegnete il device, premete contemporaneamente i tasti volume – e il tasto di accensione fino a quando non vi uscirà l’immagine di apertura della modalità download (Fastboot). Connette il cavo originale (o cavo dati) al PC e avviate la procedura di sblocco.

Da ora in poi il vostro dispositivo sarà meno sicuro e potrete dare il via al vero modding.

La garanzia da come potrete leggere poco più avanti nell’articolo verrà coperta parzialmente solo dai Cinesi Xiaomi e Realme. Questo aggiornato in data 02/11/2019.

Samsung

Qui la faccenda diventa più complicata per alcuni dispositivi e più semplice per altri. Non avendo sottomano un Galaxy S10 o un Note 10 preferisco non esprimermi a riguardo data la difficoltà aggiunta. Per gli altri probabilmente vi basterà seguire questa semplicissima procedura.

Prima di iniziare cito testualmente il messaggio inviato dall’assistenza Samsung:

Gentile Sig. Danilo De Finis,

grazie per aver scelto il nostro servizio Email! Devo informarla che la procedura che intende attuare equivale ad una manomissione software; ciò comporterà l’immediata perdita dello stato di garanzia del dispositivo, la compromissione del sistema di sicurezza Knox con la conseguente impossibilità di utilizzare applicazioni e servizi legati al Samsung Account come: Samsung Healt, Area Personale, Samsung Pay, Samsung Pass, Samsung Cloud; inoltre il dispositivo non riceverà più alcun aggiornamento di sistema o patch di sicurezza.

Se avete comunque intenzione di procedere seguite questi passi:

  1. Caricate il telefono almeno al 80% per motivi di semplice sicurezza.
  2. Recatevi in impostazioni, info sul dispositivo e premete ripetutamente su versione build.
  3. Ora avete sbloccato la modalità sviluppatore, apritela e attivate il debug USB. Servirà per poter connettere al PC il telefono in modo semplice e permettere la trasmissione dei dati.
  4. Ora premete su sblocco OEM. Il telefono vi chiederà di effettuare la formattazione e una volta concessa il dispositivo si riavvierà con il bootloader sbloccato!

Huawei e Honor

Riguardo a questo brand vi posso scrivere con certezza che i codici conferiti da Huawei sono stati bloccati completamente nel 2018.

Ciao Danilo,
In merito alla tua richiesta, ti informiamo che siamo veramente dispiaciuti, ma a causa di possibili problemi causati da tale sblocco come il malfunzionamento della funzione incorporata nel sistema e il blocco del dispositivo non abbiamo più possibilità di fornire il codice.
L’operazione in questione inoltre porta alla perdita della validità della garanzia commerciale.

Ho scoperto però scavando nel web, che esistono alcuni siti terzi che rilasciano questi codici in cambio di denaro. Vi porterò aggiornamenti in futuro! Credo però che sia un grande errore perché il brand ha prodotti davvero interessanti, già limitati purtroppo dall’architettura utilizzata (Kirin). E perciò perde una fetta di utenti che potrebbe scegliere quest’ultima al posto di altri brand cinesi.

Ovviamente il tutto vale anche per il brand Honor.

LG

A seguito della richiesta da lei inoltrata, la informiamo che i dispositivi acquistati a partire dal 1° aprile 2016, a carico dei quali venisse riscontrato lo sblocco del bootloader o che avessero subìto un processo di rooting (con o senza installazione di firmware non ufficiali LG), non potranno usufruire di riparazioni, sostituzioni gratuite e/o rimborsi del prezzo di acquisto, a prescindere dal difetto lamentato e riscontrato.

lg bootloader

Oneplus

Purtroppo l’azienda mi ha dato risposta solo in merito ai permessi di Root, che una volta attivati si porta all’invalidazione della garanzia. Per quanto riguarda lo sblocco del bootloader e/o sostituzione del firmware originale con uno modificato non si sono espressi in merito.

oneplus bootloader

Asus

In merito alla sua richiesta, la informiamo che le operazione di sblocco del bootloader e lo sblocco del root , sono delle procedure non ufficiali Asus , pertanto la garanzia viene invalidata.

asus bootloader

Nokia

Riguardo la sua domanda per i nostri modelli Android, lo sblocco del bootloader invalida la garanzia e anche l’attivazione dei permessi di root e la sostituzione del sistema operativo con uno modificato.
nokia bootloader
Motorola
Lo sblocco del bootloader e l’accesso al Root invaliderebbero la garanzia e, oltre a quello, i centri di assistenza non accetterebbero piu’ i dispositivi sbloccati o modificati per eventuali riparazioni.
motorola bootloader
Realme
Per quanto riguarda la loro politica aziendale l’attivazione del root è possibile e coperta da garanzia. Ma solo in caso di difetti hardware generici. Se il dispositivo non dovesse riuscire a compiere l’operazione di avvio il dispositivo non sarà più coperto da assistenza.
realme bootloader
Razer
Tenga presente che qualsiasi forma di bootloading o di modifica del sistema di smartphone renderebbe la garanzia del dispositivo nulla.
razer bootloader

Conclusioni

Come avete letto, in questa guida sono elencati i metodi di sblocco del bootloader per i brand più blasonati su Android, ma vi posso assicurare che pian piano porterò delle guide per sbloccare device di altri brand che meritano di avere mod installate al loro interno.

Vorrei subito specificare che se siete appassionati di modding il mio consiglio è sicuramente quello di acquistare device con SOC Snapdragon, che è sicuramente il più conosciuto a livello di architettura interna e più propenso alle mod, senza considerare il fatto che sia il il più diffuso sui device. Inoltre di dare importanza anche alla garanzia dei vari produttori. Spero di esservi stato utile, se avete qualche richiesta scriveteci nei commenti!

Un saluto dal team di MoreWare!

Salve, sono Danilo De Finis, un ragazzo nato nell’anno 2000 con la passione per il mondo tech. Amo aggiornarmi e studiare argomenti riguardo la tecnologia e sporadicamente in campo scientifico. La mia filosofia si basa sul fatto di non essere mai abbastanza sazio di conoscenza, così con o senza l’aiuto di quelli che mi circondano cerco soluzioni a problemi di qualsiasi genere.

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