Tramonto - Party
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Spegnere il computer. Si', e' triste ma necessario. Chiudere le finestre. Bene. Ora la porta. Le chiavi? eccole. Clack-Clack. Acc.... Ho dimenticato l'autoradio. Clack-clack. Dov'e'.... ah, si'. Eccola. No, la chitarra e' meglio lasciarla qui.
Vediamo.... Elettricista. Sabato chiuso. Allora di corsa al Supermercato. Lampadine fulminate di sabato, che angoscia. Batterie per l'unico orologio che cammina. A posto. Ora..... Benzina. Nazionale. A posto, grazie. No, i vetri no. No, neanche l'olio, grazie. Buonasera a lei (ma perche' nessuno risponde quando dai la buonasera?). Ed ora via. Un respiro e via.

Apro il finestrino. "Ciao, Luigi, quanto tempo che non ci si sente!". La cara vecchia tramontana mi spettina un po' come al solito. Fredda e rude, ma pura. Sorrido mentre l'auto va per conto suo. Penso. "A Dimensione Suono sono le diciassette". Un po' tardi; bisogna accelerare, o arrivero' tardi all'appuntamento.
Mentre accelero getto uno sguardo al sedile accanto al mio, vuoto. Come al solito. Sorrido, pensando a chi ha rifiutato il mio invito. Non importa. Il cuore batte piu' forte, ora. L'ora si avvicina.

Drive-in, caro vecchio cimelio. Teatro di infinite storie d'amore, osservatore imparziale. Mi somigli. Un posto libero, proprio dove devo scendere. In orario. Eccomi qui. Cosa diavolo ci faccio, qui, da solo? Non lo so. Ma ci sono e ci resto.
Scendo. L'autoradio sotto il braccio, gli sguardi curiosi di chi mi vede arrivare. Le coppie indaffarate a non perdersi. Non vedo nulla. Il cielo arancione ed il mare azzurro. Scissione netta. Mai vista cosi'.... Mi avvicino, mentre il ritmico pulsare riempie lo spazio intorno a me. Bello.

La tramontana, fredda, mi entra negli occhi. Che si riempiono di lacrime. Il mare mi riconosce, unico in mezzo agli altri. Lo sento. Ciao anche a te. No, non sono solo. Vedi? Ho portato con me gli amici dell'Area S)ingles. Ci sono tutti. Non manca nessuno. Li ho incontrati strada facendo. Tutti occupati a vivere.
Uccelli volano sull'arancio del cielo. C'e' una strana calma, oggi. Comitive di ragazzi si rincorrono allegre; due di loro, in disparte, sono sdraiati. L'una accanto all'altro.

Il Sole si prepara al tuffo quotidiano. Respira forte, si gonfia. No, aspettate un momento. Guardate là: un ragazzo sui 25 anni. Solo anche lui, come me. Autoradio, giaccone bianco e maglione. Lo sguardo perso nel vuoto. Anche lui. Accidenti che impressione, sembro io.... Lui pensa la stessa cosa, lo capisco quando mi passa accanto. Distanti venti metri. Fissiamo lo stesso punto vuoto. Splash.
Tamburella anche lui con le dita, il pensiero perso chissa' dove. Lontano qualcuno frena bruscamente con l'auto. Il suono giunge da un altro pianeta. La mano non tamburella piu'. L'anulare sinistro sfoggia una fede nuziale. Ma lui e' solo.

Chi sei? Perche' sei qui? Lo spettacolo emotivo e' terminato. Mentre mi volgo per rientrare mi accorgo di essere circondato di giovani coppie. Ma sono trasparente a loro. Ne' mi sento minimamente in imbarazzo. Sono empaticamente con loro. Mi avvicino all'auto. Anche l'altro ragazzo solo si muove. Per ironia della sorte abbiamo parcheggiato fianco a fianco. Ma non ci salutiamo. E' inutile.

Forse qualcuno ha notato qualcosa, ma non dice nulla. Ha paura di parlare. Riparto, lentamente, mentre da un'auto in sosta la biondina ed il riccio si scambiano effusioni cariche di tutto fuorche' d'amore.
Scendono le ombre. "A Dimensione Suono sono le diciotto". Solo un'ora e' passata, e mi sembra un secolo. Sono invecchiato. Maturato, forse. Stanco. Ora a casa.

Tramonto-Party e' terminato. Grazie per la partecipazione e arrisentirci. Buonasera.

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