Cos'hai, dentro, Morelli? Devi dirlo... Vampiro, via la maschera, che' ormai costretto sei a fermarti. Cosa avrai? Non e' stata capace di capirlo.... Non l'ha capito, perche' non l'ho detto. Ne' io dovro' provarne l'amarezza: io che nel cuore infondo la certezza non soffro in questo mondo troppo stretto. Vivo per gli altri, in questo mi comprendi, il mio sistema empatico mi offre il mezzo
di capir sempre chi soffre, e intervenir s'egli mi chiama. Scendi sino a veder che per
altrui sorriso mi getto nella mischia, e li' combatto con gioia, ardore e foga inver da
matto. In cerca d'un perduto paradiso. Non sai perche'. La mia serenita' non ha motivo di esistere, se non per sua esistenza. E' dentro me, non posso farne senza, non riesco proprio ad essere cattivo contro la vita che mi meraviglia, cosi' svampita, pazza, assurda. Ecco, son come lei, cosi' come lei pecco di serieta'. Un battere di ciglia, ti giri e non c'e' piu'. Senza un motivo per cui dannarti l'anima ed urlare. Senza spiegarti che se ne puo' andare va via. Si spegne. Pluff. Ne resti privo. Io esisto ora. Quello che sara' domani lo sa il Cielo. Il mio potere e' sol nel render poco meno nere le ore verso l'ultima. Verra' di notte il ladro infido a rubare ed io non lo vedro'. Ma saro' pronto. Se pur dovro' avviarmi con lo sconto io non camminero'. Potro' volare.
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