MagPI presenta visore notturno con il Raspberry PI

Visore notturno Raspberry PI

La rivista MagPI, specializzata in articoli per Raspberry, presenta un progetto piuttosto interessante di visore notturno a basso prezzo.

È notte fonda, tutte le luci in casa sono spente, ma qualcosa avanza strisciando… Non preoccupatevi, è solo Dan Aldred che sta testando la sua ultima invenzione basata su Raspberry Pi: una fotocamera a infrarossi portatile che consente di vedere nel buio più totale.

Dan Aldred è un fanatico del Raspberry Pi, NCCE facilitator, insegnante, e programmatore che adora creare nuovi progetti e prototipi per dare ispirazione ad altri e spingerli ad iniziare un percorso di apprendimento (come spiegato su magpi.cc/rwepTs).

Sin da ragazzo, Dan è stato un fan di Splinter Cell lo stealth shooter video game. “L’immagine iconica del gioco consiste nell’apparato per la visione notturnaindossato da Sam Fisher” ricorda. “Mi ha sempre affasacinato l’idea di poter vedere al buio, e ciò ha creato il substrato della mia idea per costruire un apparato portatile per la visione notturna”.

Successo in stealth

Il progetto “Sam’s Night Vision” utilizza un Raspberry Pi Zero ed una fotocamera ad infrarossi ZeroCam equipaggiata con IR LED per la ‘illuminazione’ notturna. La visione live della fotocamera può essere visualizzata su di un touchscreen TFT Pimoroni HyperPixel 4″, utilizzato anche come interfaccia grafica.

Night vision for Raspberry PI
La GUI sul touchscreen offre una selezione di possibilità, compresa una visuale live della fotocamera

Per l’alloggiamento, Dan ha riciclato una unità flash per fotocamera portatile. “Il piano originale era di usare una fotocamera tradizionalee creare una fotocamera che catturasse i fotoni nel buio, ma quando mi sono trovato pronto all’acquisto, ho trovato questo pivoting flash, che è costato una sterlina, un vero affare”.

Oltre ad essere abbastanza grande da ospitare un Raspberry Pi Zero, una fotocamera IR e uno schermo, l’unità flash ha il vantaggio di una maniglia inclinabile, che consente all’utente di posizionare la fotocamera nella posizione desiderata.

Una delle sfide più difficili è stata che Dan voleva che Night Vision fosse autonoma, portatile e avviabile, con una minima interazione da parte dell’utente per farlo funzionare. “La soluzione ovvia era usare un crontab [task scheduler], ma questo non caricava la GUI”, rivela. “Ho trascorso circa due settimane a cercare una soluzione. Alla fine ho optato per un’icona desktop che, quando fai clic su di essa, il programma viene eseguito e la GUI viene caricata”.

Dalla visione alla realtà

Mentre Dan pianificava quello che doveva fare prima di iniziare a mettere insieme la macchina fotografica, non tutto è andato secondo i piani. “Ci sono stati diversi punti in cui ho dovuto fare una pausa e rivalutare come trovare una soluzione a un problema”, ammette.

“Tutto andava bene fino a quando non ho avviato il programma e mi sono reso conto che l’immagine della telecamera visualizzata su HyperPixel era capovolta! Fortunatamente a questo punto stavo usando elastici per tenere insieme la custodia e l’hardware, in modo da poterlo girare. Ma i LED IR erano incollati, e la rottura dell’adesivo avrebbe potuto danneggiare o spezzare la plastica. Ma per fortuna, i LED IR sono montati su supporti, ed è possibile estrarli facilmente. Quindi, li ho tirati fuori e poi ho ruotato la videocamera e poi l’ho fatta rientrare in posizione!”

Visione notturna con PI

Il progetto in breve

  • La GUI è creata in Python attraverso guizero
  • Dan ha anche effettuato esperimenti di riconoscimento degli oggetti con Google Video AI
  • Night Vision funziona con un caricabatterie telefonico portatile
  • Si tratta di un progetto essenziale per il riconoscimento di vampiri e lupi mannari ad Halloween…
  • …o di un grasso uomo con la barba bianca vestito di rosso nel periodo di Natale

Questo articolo è stato scritto da Phil King ed è apparso per la prima volta su The MagPi 86.

Si riporta la traduzione per fini di insegnamento non commerciali.

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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